Una storia d’amore

di Maurizio Veneziale

Che dirvi, quando mi è stato inviato questo diario era una calda sera d’estate, ero a Gardaland nel caos più totale e guardate le prime righe ho pensato Marco si è sbagliato mi a girato qualcosa che non è per me…poi mi sono seduta a leggere dieci minuti su una panchina e il caos intorno è scomparso e mi sono persa nella lettura di questa bellissima dichiarazione d’amore alla nostra amata Sardegna.

Ringrazio Maurizio Veneziale, di aver condiviso con noi le sue emozioni e il suo itinerario sul fondo troverete tutti i dettagli di viaggio il vero diario di bordo. Il mio consiglio dedicatevi dieci minuti di lettura e d’amore per l’Isola più speciale che possa esistere ma attenzione se siete gravemente affetti di malati Sardegna acuto il rischio recidiva è altissimo. Marty

L’itinerario

La storia…

Non sai mai se è l’attesa o la ricerca che creano più ansia ma, la certezza di incontrarla, ti rende certamente di buon umore.
Sapere che lei ti aspetta, seppur non vi siete mai nemmeno sfiorati con gli sguardi, ti rende una persona felice, di quelle che sorridono nel vuoto mentre tutti intorno ti guardano come fossi estraneo alla razionalità.
La sua bellezza è risaputa, straordinariamente decantata tanto da non sentirsi all’altezza, quasi indegno di ciò che sta per accaderti. Ma non è vero, basta un grosso respiro appena giungi all’appuntamento e sai che ti stava aspettando.
A me è capitato appena è stato pronunciato il suo nome nel giorno e l’orario prestabilito per l’appuntamento, lo sentivo pronunciare ovunque, come se tutti volessero invogliarmi ad intraprendere la ricerca.
Olbia è il punto di arrivo, il porto atteso, il ponte che cala ai suoi piedi, il posto da dove ho iniziato a cercarla.
Alghero il primo luogo, la bellezza si sposa con l’eleganza, inizio facile.
Ne ho sentito subito lo splendore, come il sole battente sulle bianche costruzioni e fra la gente nei locali dei lidi che dalla prima ora imperterriti osavano fino alle luci più buie, ne ho accarezzato l’esperienza fra i vicoli lastricati di pietra catalana che invogliavano alla discesa del porto orgoglioso della sua veduta ispanica.
Ho visto la sua pelle esposta più a nord bagnarsi sulle acque docili delle Bombarde, il suo caldo temperamento raffreddarsi nelle fredde Grotte di Nettuno, per le quali ho solo dovuto decidere se affrontarle via terra o via mare.
Lei era qui, l’ho annusata, non l’ho trattenuta.
Is Arutas il secondo viaggio, conscio che mi avrebbe atteso con animo rude, selvaggio.
Ci sono arrivato sfiorando lentamente le sue forme da nord a sud ed in cambio mi ha offerto visioni mozzafiato su percorsi panoramici, sovente mi sussurrava ammalianti inviti fra Bosa e S’Archittu.
L’ho raggiunta fermandomi sui Mari Ermi, e mai nome fu più azzeccato, era sera e più che della vista ne ho sentito il soffio, costante e rumoroso a sincerarmi che era il posto giusto.
Al mattino di buonora un solo pensiero prevale, il poterla vedere esposta e lontana da sguardi indiscreti, accadde.
La pelle era più pallida del solito, se l’avessi toccata ne avrei sentito la strana sensazione di ruvido che si percepiva al solo sguardo, lo feci, il suo soffio portò via i granelli dal mio pugno, verso il mare, leggermente più a sud dove il ruvido della pelle diventa attrazione e gli sguardi non sono più indiscreti ma appagati di meraviglia, Is Arutas.
Cala Gonone il terzo viaggio, se non è per terra è per mare.
Ho valicato il Supramonte ma mi sono fermato a guardarlo, anzi ad assaporarlo.
Il fresco dei luoghi verdi ed il profumo delle sue carni si aggiravano anche lontano dal mare, esattamente fra i pastori e le loro tradizioni generosamente offerte, inebriato ci ho passato la notte comodamente per poi riscendere fra le mura dipinte di marchiate figure inconfondibili, Arrivederci Orgosolo.
Ho continuato ad attraversare sinuose curve strette quasi a testa in giù per arrivare sul Golfo segnato dalla forma delle sue labbra dipinte di azzurro, se non l’ho trovata per terra la cercherò per mare confondendomi tra i vari punti bianchi che sfrecciano in mare lasciando scie tutte uguali su posti prestabiliti, dei quali, nonostante la straordinaria ordinarietà, non puoi farne a meno. Lei c’era in tutti i suoi magnifici colori, tranne uno.
Baia Cea, quarto viaggio sul colore mancante.
Era inatteso, per questo è stato anche più sorprendente, è nato nella titubanza del riavvicinarsi al punto di ritorno oppure fare un ultimo tentativo per trovarla in un ultimo luogo, uno dei tanti dal simbolo inconfondibile.
Li ho visti scorgere da lontano, erano di un rosso fuoco in contrasto con l’immenso blu, labbra e occhi, rilassati e soavemente esposti al sole.
San Teodoro, l’ultimo arrivederci.
Ti ritrovi a cercarla fra la folla, fra i sorrisi di giovani festanti che di giorno si rincorrono e di notte si abbracciano, fra i locali colorati, fra le gentili esposizioni, freschi cocktail e riposanti passeggiate.
E’ l’aria di una festa che sembra essere organizzata per il tuo arrivederci.
Così è stato, rassegnato a tornare per continuare a cercarla all’infinito, con la consapevolezza che non sarà mai tua, ma di tutti quelli che, come te, l’andranno a cercare.

Dettagli tecnici di corteggiamento:
Sbarco da Olbia
1° TAPPA (3 giorni):
Alghero
Camping Mariposa, direttamente sul mare e a poche centinaia di metri dal centro.

  • Giornata alla spiaggia Le Bombarde con navetta comunale a pochi metri dal camping
  • Visita a piedi nel centro storico e cena di pesce al Ristorante il Pesce d’Oro.
  • Visita alle Grotte di Nettuno con barca (è possibile anche escursione a piedi scendendo 640 gradini)
    2° TAPPA (3 giorni)
    Cabras : Mari Ermi / Is Arutas
    Sosta Camper Tanca is Rutas da Angelo direttamente sul mare, servizi essenziali, spartana.
  • Giornata sulla spiaggia di Mari Ermi
  • Giornata sulla spiaggia di Is Arutas
    Il forte vento ci ha costretti ad andar via con un giorno di anticipo
    3°TAPPA (mini sosta notturna)
    Orgosolo Ristorante Supramonte a 800 mt s.l.m.
    Ristorante Attrezzato per sosta camper , cena su prenotazione con porceddu.
    Tappa intermedia per valicare da costa Ovest a costa Est mediante SS 131
    4° TAPPA (4 giorni)
    Cala Gonone
    Camping Car Palmasera, molto attrezzato, servizio navetta per le spiagge a 200 mt dal mare tramite strada in discesa
    ma fattibile anche al ritorno con annessa passeggiata sul lungo mare.
  • Giornata alla spiaggia Palmasera
  • Giornata alla spiaggia Cala Fiuli con servizio navetta del camping
  • Giornata Escursione con gommone prenotato direttamente nel camping per il Goflo di Orosei
  • Giornata spiaggia del porto e visita dell’Acquario Marino situato a pochi passi dal campeggio.
    5° TAPPA ( 4 giorni)
    Baia Cea
    Sosta Camper Rocce Rosse, a 200 mt dal mare, ottima organizzazione completa di bar e mini market.
    Soggiorno prolungato sulla rilassante Spiaggia delle Rocce Rosse con lidi e ristoranti
    Visita serale a Tortolì con servizio navetta
    6° TAPPA (1 giorno)
    San Teodoro
    Parcheggio libero adiacente il camping La Cinta
  • Giornata al mare su spiaggia super affollata seppur molto bella
  • Serata nel centro storico e ottima pizza alla pizzeria LE Magnolie.
    Rientro al porto di Olbia.